Colonizzatore inglese del Connecticut. Agente finanziario della Corona
britannica a Copenhagen, nel 1637 emigrò in America, seguendo la corrente
migratoria dei puritani inglesi. Egli era infatti un puritano di rigida
osservanza e, insieme con J. Davenport, insediò a Boston una
comunità di ricchi commercianti, in massima parte provenienti da Londra.
Considerando il Massachusetts non abbastanza rigido nella dottrina puritana,
trasferì la comunità sullo stretto di Long Island, dove, insieme
con Davenport, fondò nel 1638 New Haven che assunse presto la
configurazione di una città. Comprata la terra dagli Indiani, il centro
si sviluppò sino a comprendere l'opposta riva di Long Island. Venne
creato un "
Commonwealth della Bibbia", ossia una comunità
politico-religiosa che, per la rigida osservanza delle Scritture, la
subordinazione al clero e l'intolleranza oligarchica, superò in
rigidità persino il Massachusetts. Nacque così la colonia del
Connecticut di cui egli fu eletto governatore nel 1638, rimanendo in carica per
vent'anni, sino alla morte (Stony Stratford, Buckingamshire 1590 circa - New
Haven, Connecticut 1659).